Nel 1933, Arzergrande contava 120 casoni abitati e, dopo la legge per l’abbattimento dei luoghi malsani, ne esistevano ancora 29. Fino al 2004, il paese aveva ben due casoni abitati: uno crollò in quell’anno a causa di una nevicata, l’altro invece fu preso in affidamento dal Comune e, grazie a fondi Ministeriali e Provinciali, nel 2008 fu ristrutturato, arredato con i mobili originali e colorato di azzurro.
Le pareti interne sono formate da graticci e pali poi ricoperti di argilla. La calce è l'elemento principale utilizzato per la dipintura; essa forma una crosta esterna ruvida, particolare e caratteristica di ogni casone veneto. Vicino al casone azzurro c'è una piccola area verde, in cui è stata costruita la stalla, dal pavimento in terra battuta.
Il tetto caratteristico è formato da canne palustri unite tutte assieme e poggianti su delle travi. Il sottotetto veniva utilizzato come pagliaio e attraverso una botola comunicava con la stalla sottostante.
3ndy Studio ha realizzato il progetto per il nuovo padiglione turistico che sorge nella stessa area e forma un unico complesso ricettivo, aperto al pubblico.
Il nuovo Padiglione s’ispira al contesto ambientale circostante e fa proprie le forme e i colori che già esistono in natura e che da sempre hanno popolato l’ambito agricolo in cui sorgevano i casoni.
Proprio l’immagine del canneto, che alla vista appare come fitto muro vegetale composto di innumerevoli elementi verticali, le “canne”, dal colore marrone-verde, ha ispirato la realizzazione della facciata principale che è l’elemento chiave dell’intero fabbricato
Il casone è accessibile tutte le domeniche da Aprile a Ottobre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Il Casone Azzurro si trova lungo il collegamento tra la periferia di Piove di Sacco e Arzergrande. Vivace punto di riferimento per i locali in quanto ospita numerosi eventi e pic nic nei weekend in alta stagione.